Mi trovo obbligata a scrivere l’ ennesima lettera su Via San Giuliano, ferita in più punti da quanto scritto su questo giornale sabato. Intanto i lecci non “abbracciano” via San Giuliano, ma la soffocano con il gas di scarico di 3.800 auto al giorno che si ferma sotto le fronde, che hanno formato un tunnel, e che poi viene veicolato verso terra, verso i giardini, verso i polmoni di chi ci abita. Non sono “alcuni” i residenti a favore del taglio, ma 120 firmatari della petizione del 17 maggio 2005 che proponeva il taglio e la sostituzione con altra pianta compatibile con i lavori di riqualificazione: in caso contrario, ci ritroveremo con i marciapiedi disastrati, pericolosi per i pedoni e impraticabili da carrozzine, passeggini e ombrelli aperti: situazione in cui ci troviamo da almeno 10 anni! Quelli che si oppongono al taglio dovrebbero tapparsi la bocca e poi fare un salto qui da noi, a tapparsi anche il naso e, magari, a tirarsi su le maniche per scopare le quantità incredibili di foglie che scendono sempre, in qualsiasi perido dell’ anno; a non riuscire ad entrare nei cortiliquando piove forte perché i tombini tappati rendono la strada un fiume. Senza calcolare le foglie e ghiande che impediscono la crescita di erba e fiori nei giardini privati dove i rami di queste piante si affacciano in gran quantità. E gli operatori passano di qui ogni due settimane, se va bene…
E non crediate di farci sentire in colpa, dato che le persone e la loro salute non sono sostituibili: le piante dannose sì.
Io sono ambientalista da un pezzo: faccio raccolta differenziata fin dal primo posizionamento delle campane, circa 15 anni fa, se non di più; raccolgo l’ umido in una concimaia chiusa da quando ho un giardino mio; ho i pannelli solari; risparmio sul consumo dell’ acqua e non solo in estate; faccio centinaia di km all’ anno in bici per andare a lavorare, a fare la spesa, nei cimiteri, a messa, a trovare parenti,…, e ho abituato le mie figlie a fare lo stesso; mio marito usa un motorino solo perché ha più km da fare. Essere “verde” è una qualità dell’ animo e dell’ intelligenza, non un’ apparenza politica; è buon senso non superficialità.
Ricordo che il signor Sindaco s’ è impegnato davanti a una sala piena di gente ad attuare il nuovo o il vecchio progetto, tra l’ altro meno costoso di “soli” 250.000,00 euro!, entrambi comprendenti il NECESSARIO taglio dei lecci.
Non mi fate arrabbiare…
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