giovedì 29 giugno 2006

Dopo il Fortunale

Ma certo, che diamine! E’ ovvio che con il fortunale che c’ è stato giovedì per quanto riguarda foglie e sporco tutto il mondo è paese, o, meglio, tutto il mondo è… Via San Giuliano.Ma qui ci si riesce a distinguere lo stesso. Infatti, nei metri cubi di foglie che io e i miei vicini abbiamo raccolto davanti a solo 4 numeri civici, le uniche foglie verdi erano quelle, poche, delle nostre, sane, piante. Invece tutto il resto erano foglie secche di questi lecci che dovevano essere tagliati per iniziare i lavori già l’ estate scorsa. Che significa? Quello che ho sempre affermato: che qui è un autunno continuo e che ogni folatina o ogni pisciatina di nuvola fanno cadere un numero spropositato di foglie secche, in ogni stagione, anche adesso, quando le piante dovrebbero essere nel pieno della loro vigorìa… se di vigorìa ne avessero!
Inoltre solo con la pala sono riuscita a liberare i tombini, otturati subito da queste foglie che sono tremende, che hanno creato sulla strada un torrente prima e dei laghi dopo.
Tornando a casa a pochi minuti dalla fine della pioggia, percorrendo il marciapiede con la bici a mano (giacchè la strada era impraticabile) e senza ombrello, perché con l’ ombrello aperto non ci passi ( ! ), grazie al saliscendi di questi marciapiedi pericolosamente dissestati, prima sono finita nella pozza davanti al cancello del mio vicino con l’ acqua fino alle caviglie; poi in quella davanti al mio, un po’ più alto, con l’ acqua sotto la caviglia. Ma mentre aprivo il cancello, sono passate tre auto che, non potendo correre in mezzo alla strada, mi hanno completamente lavato, dalla testa ai piedi, anticipando i gioiosi gavettoni Ferragostani!
Le foglie le ho tutte raggruppate in tre graziose “muttere” che lascierei lì, giusto per vedere quanto ci mettono a passare e a raccoglierle. Ma siccome usano quella macchina che le soffia, so già che, come al solito, me le ritroverei di nuovo nel mio cortile. Quindi…
A proposito: ho scattato delle foto. Certo, non rendono, ma io potrei portare sempre i sacchi condominiali e ricostruire le tre “muttere” davanti all’ ufficio del Sindaco. Come sa anche lui, le parole lasciano il tempo che trovano…

martedì 20 giugno 2006

La Primavera è finita

Anche da voi, a Pordenone, la primavera è finita? Anche qui, a Borgomeduna, e noi di Via San Giuliano siamo molto contenti perché mancano solo nove mesi all’ inizio della primavera 2007, a cui, evidentemente, faceva riferimento il signor Sindaco, quando in campagna elettorale aveva assicurato che i lavori sarebbero partiti, appunto, entro la primavera.
Intanto, seppur altrove, fervono i lavori: si rattoppa in via Cavallotti, dove il giorno dopo la fine della catramatura s’ è aperta una voragine; ora è bella liscia, anche se ci sono dei simpatici avvallamenti a gruppi di tre che è difficile non prendere in pieno, in bici: e d’ altra parte, piuttosto che un’ auto sulla schiena, meglio è un colpetto sotto la sella. E noi siamo abituati a prenderlo là. Il colpetto, intendo…
Si è rattoppato anche Via Udine e anche lì ci sono dei simpatici avvallamenti: meglio non perdere l’ abitudine…
Ma sarà un’ estate ricca di avvenimenti da vivere: “catramen et circenses”?

domenica 4 giugno 2006

Ma scriviamo a Bolzo

questa è una mail che ho scritto direttamente a Bolzo e alla quale mai ha risposto, ovviamente...
ciao

----- Original Message -----
From: Glorianna Presot
To: Sergio Bolzonello ; sindaco@comune.pordenone.it
Sent: Sunday, June 04, 2006 5:26 PM
Subject: buongiorno

Mia suocera ha 70 anni, è sempre in giro in bicicletta, lavora un orto piuttosto grande, mi tiene le bimbe se serve, fa ginnastica 2 volte alla settimana da ottobre a maggio, eppure è inciampata sul marciapiede vicino a casa mia, Via San Giuliano, ricorda?
Ha preso una bella botta sia in testa che sul costato, ma al Pronto Soccorso le hanno detto che le era andata bene, e non solo a lei...
Fosse stata mia madre, avrei agito, ma non siamo tutti uguali e rispetto le opinioni di tutti, ma ora mi sto innervosendo...
Quando finisce la primavera nel suo calendario?
Rispettosamente.

giovedì 1 giugno 2006

Chi si aspettava che per perorare l’ inizio lavori in Via San Giuliano cavalcassi l’ ultimo- per adesso- ciclista investito in loco rimarrà deluso: non conosco la dinamica e ognuno si prenderò, anche in coscienza, le proprie responsabilità.
Riferisco due scene che ho visto in due giorni differenti.
Non potendo praticare il marciapiede iper sconnesso e stretto a causa degli alberi, un’ anziana in carrozzina ha dovuto percorrere, con la persona che l’ accompagnava, più di metà via ai bordi della strada, sotto il sole cocente e con il classico traffico mostruoso del sabato, verso ora di pranzo. La domenica, una mamma, dopo aver inutilmente cercato di restare sul marciapiede con il passeggino, ha cercato di attraversare la strada per accedere all’ altro marciapiede, ma dopo qualche passo ha desistito e fatto il resto del percorso a bordo strada.
Ho raccolto un sacco condominiale pieno di foglie cadute davanti al mio fronte strada dopo l’ ultima pioggia e volevo farne dono al Comune, dato che non c’ è verso di vedere qualcuno che le raccolga, come dovrebbe, o che con l’ aria le spara nei cortili privati, come NON dovrebbe, invece di raccolglierle: posso?
Mancano tre settimane alla fine della primavera e ancora nulla si muove in Via San Giuliano, eppure qulacuno, dopo aver dato il voto al Sindaco, mi ha detto: “Vedrai, vedrai: se ha detto che in primavera iniziano i lavori, iniziano di sicuro!”…