Martedì pioveva e mentre le mie figlie, andando a scuola, saltellavano come allegri camosci tra una pozza e l'altra del marciapiedi, la sottoscritta saltava su e giù dal marciapiedi in strada, non potendo schivare le stesse pozzanghere e tenere, contemporaneamente, l'ombrello aperto sul marciapiedi: mi sentivo come una novella Mary Poppins, ma senza il vento dell'Est a renderla leggiadra. Mi sono ricordata di aver detto al Signor Sindaco che avrei ancora scritto per non far dimenticare la condizione degli abitanti di via San Giuliano : senza sicurezza e dignità, costretti a vivere in una via dimenticata da tutti, ma che tutti usan o senza prudenza; brutta per marciapiedi, sporcizia e lecci un po' su un po' tagliati; costretti a sentire ancora parlare di progetti di riqualificazione, quando poco più in là, senza rumore, sono caduti tutti i pini marittimi, san i e malati, che non infastidivano nessuno e sono già stati sostituiti da qualche arbusto che diventerà un bell'albero.
L'altra mattina, poi, è successo che mentre corravamo perché in ritardo, la sottoscritta è inciampata su uno dei tanti rialzi, crepe, buchi, radici, tronchi tagliati. Siccome sono ancora abbastanza reattiva, sono riuscita a non cadere in strada dove le auto sfrecciano, numerose e incontrollate, e sicuramente impossibilitate a inchiodare davanti a una che ti precipita davanti. Certo, una persona anziana non corre, ma ci vede anche poco ed è meno stabile; un adulto ha il diritto di camminare spedito o di farsi una corsetta, no? E un bambino corre, invece, perché i genitori gli hanno insegnato che il marciapiedi è l'unico posto sicuro dalle auto. Signor Sindaco, Lei si ricorda cosa Le ho promesso se a un mio familiare o a me capita qualcosa per la Vostra incuria?
Glorianna Presot
tratto da il Gazzettino 1 maggio 2008
Nessun commento:
Posta un commento