Quando stamane ho sentito il rumore delle seghe sui lecci non ho provato sollievo, ma nausea.
I pini marittimi della seconda parte di Via San Giuliano e del Ponte di Adamo ed Eva saranno tagliati, anche quelli sani, eppure non impedirebbero l’ ampliamento dei marciapiedi in quanto sono verso il fosso, non verso la strada; inoltre i marciapiedi adiacenti sono rovinati da tempo e incuria, ma non mi pare ne siano le piante direttamente responsabili; non so se hanno più di sessant’ anni come quelli che senza colpo ferire sono stati tagliati (davvero erano malati?) in Via Rivierasca…
Provo nausea per la confusione per questi lecci che solo disagi portano e che hanno 38 anni, non sono un monumento storico; per chi in mala fede continua a dire che solo metà degli abitanti di Via San Giuliano è favorevole; per i consiglieri che hanno con tanta superficialità sconfessato il Sindaco che falsamente hanno appoggiato per garantirsi la “careguta”; per un Sidaco che ha mentito a sé, ai consiglieri e soprattutto ai cittadini quando si è impegnato al taglio in prima persona. Provo nausea per chi continua a non pensare agli abitanti e usano gli alberi per rimestare gli equilibri; per chi dice “… non si preoccupi che intanto facciamo così e poi piano piano questi alberi verranno giù lo stesso…”; per chi ci ha dato degli strumentalizzati; per chi manca di rispetto verso la nostra salute, la nostra sicurezza, la nostra tranquillità.
Provo nausea per quelli che non seguono il consiglio dei nostri veci: “Prima de parlar, tasi…”
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