giovedì 1 giugno 2006

Chi si aspettava che per perorare l’ inizio lavori in Via San Giuliano cavalcassi l’ ultimo- per adesso- ciclista investito in loco rimarrà deluso: non conosco la dinamica e ognuno si prenderò, anche in coscienza, le proprie responsabilità.
Riferisco due scene che ho visto in due giorni differenti.
Non potendo praticare il marciapiede iper sconnesso e stretto a causa degli alberi, un’ anziana in carrozzina ha dovuto percorrere, con la persona che l’ accompagnava, più di metà via ai bordi della strada, sotto il sole cocente e con il classico traffico mostruoso del sabato, verso ora di pranzo. La domenica, una mamma, dopo aver inutilmente cercato di restare sul marciapiede con il passeggino, ha cercato di attraversare la strada per accedere all’ altro marciapiede, ma dopo qualche passo ha desistito e fatto il resto del percorso a bordo strada.
Ho raccolto un sacco condominiale pieno di foglie cadute davanti al mio fronte strada dopo l’ ultima pioggia e volevo farne dono al Comune, dato che non c’ è verso di vedere qualcuno che le raccolga, come dovrebbe, o che con l’ aria le spara nei cortili privati, come NON dovrebbe, invece di raccolglierle: posso?
Mancano tre settimane alla fine della primavera e ancora nulla si muove in Via San Giuliano, eppure qulacuno, dopo aver dato il voto al Sindaco, mi ha detto: “Vedrai, vedrai: se ha detto che in primavera iniziano i lavori, iniziano di sicuro!”…

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